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COSA SUCCEDE IN CANTINA IN AGOSTO

La produzione dei vini ha visto la fase di imbottigliamento nell’arco del mese di luglio, un momento cruciale per garantire la giusta conservazione dei preziosi nettari. Ad agosto, però, diventa un rituale imprescindibile degustare quei vini rossi pregiati che attendono pazientemente il loro momento, come il celebre 1083 e l’ambito Barbiglione. Questa è un’esperienza unica, un viaggio sensoriale attraverso i profumi e i sapori che rendono uniche queste etichette.

Di solito, la degustazione si programma successivamente a un accurato controllo delle viti, che viene effettuato nelle ore più calde della giornata. Questa procedura non è soltanto una verifica di routine, ma un atto di cura e attenzione verso la vite, alla ricerca di eventuali segnali di malessere o di malattie.

Il netto contrasto termico che si sperimenta passando dalla calura dei campi di vigne alla frescura della cantina, agisce come un catalizzatore sensoriale. Questo improvviso cambio di temperatura accentua la percezione dei sensi, rendendo il palato e l’olfatto molto più sensibili e reattivi. Un vero e proprio stimolo che prepara a recepire al meglio i profili gustativi e aromatici dei vini.

Gli ultimi ritocchi alla preparazione del vino dell’annata in corso vengono poi apportati, grazie a queste percezioni affinate. Questa operazione riflette l’incessante ricerca della perfezione, un impegno rivolto alla creazione di un prodotto che esprima al meglio le caratteristiche del terroir e l’annata di produzione. È una danza delicata tra scienza e arte, un processo che richiede passione, dedizione e un’infinita dose di pazienza.

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