1078 E “PAULA” DI ISABELLE ALLENDE: UN VIAGGIO TRA COMPLESSITÀ E MERAVIGLIA.

Ci sono racconti, parole e sapori che si intrecciano, accomunati dalla loro capacità di sorprendere e avvolgere chi li incontra.

È questo il caso del romanzo “Paula” e del nostro MilleEsettantotto BIO: un vino che si distingue per la sua complessità, capace di svelare a ogni sorso nuove sfumature, proprio come accade con le pagine dell’opera di Isabelle Allende.

Paula è infatti un’opera intensa e struggente, che nasce dal dolore e si trasforma in un viaggio intimo e catartico: è la storia, in larga parte autobiografica, del dramma che arriva a stravolgere le vite della scrittrice e di sua figlia.
Paula si ammala improvvisamente di porfiria ed entra in coma: la madre, disperata, lascia San Francisco e si trasferisce a Madrid per assisterla. Di fronte all’impotenza davanti alla malattia, Isabelle Allende trova rifugio nella scrittura, trasformando il dolore in parole, ricordi e riflessioni profonde.

Il romanzo si sviluppa come un mosaico di emozioni e memorie, ogni paragrafo porta alla luce un nuovo aspetto della loro vita e del loro legame indissolubile.

Proprio come Paula, anche il MilleEsettantotto è un’opera stratificata. Il suo bouquet olfattivo è ricco e mutevole, capace di raccontare una storia che si evolve con il tempo e l’ossigenazione nel calice. Ogni sorso regala nuove sfumature, offrendo un’esperienza sensoriale che cambia e si arricchisce, esattamente come il romanzo di Allende che, pagina dopo pagina, rivela dettagli e sentimenti sempre nuovi.

Un libro e un vino da scoprire pagina dopo pagina e sorso dopo sorso: entrambi come un vero e proprio viaggio da assaporare con calma, lasciandosi coinvolgere dalla loro straordinaria ricchezza.

Entrambi come un periplo nelle profondità dell’anima e dei sensi, in grado di esaltare un genere del tutto eccezionale di bellezza: quello che risiede nella complessità, nelle sfumature e nella capacità di sorprendere.

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